TMW - Antognoni: "Preferirei l'Inter alla Juventus in finale di Coppa Italia per la Fiorentina"

L'ex centrocampista Giancarlo Antognoni, presente a Coverciano per la presentazione dei libri in memoria di Bearzot e Martellini, ha parlato ai media presenti in loco tra cui TMW: "Io parlo di Bearzot perché con lui ho vissuto tanti anni insieme. Con Martellini abbiamo vissuto più marginalmente. Bearzot devo ringraziarlo personalmente; mi ha fatto giocare fin dall’inizio, per me è come un secondo padre. Ha un carattere molto deciso, gli sono molto riconoscente. Era una persona coerente, che non si faceva condizionare da nessuno, ed è arrivato anche a vincere un mondiale".

Che effetto le fa vedere Retegui in nazionale?
"Il giocatore “straniero” è ben accettato, ha fatto due gol, non gli puoi dire nulla, però è chiaro che si penalizza qualche giocatore italiano che gioca nel nostro campionato".

Come vede Castrovilli?
"Gioca poco, però quando vinci è difficile cambiare la formazione, capisco Italiano. Castrovilli è un giocatore importante per questa Fiorentina e quando è sceso in campo ha sempre fatto il suo".

Chi preferirebbe incontrare in finale di Coppa Italia?
"Entrambe sono deluse dal campionato. Preferirei l’Inter, perché alla Juventus se gli rientrano determinati giocatori, la Coppa Italia è l’ultimo obiettivo che gli rimane e quindi sarebbe difficile da incontrare".

La Fiorentina viene da un filotto di 9 vittorie consecutive, dove può arrivare?
"La classifica parla chiaro, la Fiorentina precedente non era la vera Fiorentina. Quella attuale è quella che si pensava. È doveroso che abbia raggiunto il suo standard, e migliorarlo non sarà facile".

Mandragora la sta convincendo?
“Lo conoscevo già nell’U21, forse nell’U20, giocatore bravo, valido, purtroppo ha avuto due infortuni gravi, adesso sta tornando il vero mandragora. Italiano ci crede molto”.

Un altro giocatore che stupisce di questa Fiorentina?
“Cabral. Tutti pensavano che non fosse adatto per questo campionato ma sta dimostrando di esserci e di fare bene. Sono i gol che contano”.