Bale: "Volevo solo giocare a calcio, ma la vita dei Galacticos del Real è dura"
Dopo il ritiro dal calcio (avvenuto al termine del Mondiale in Qatar), Gareth Bale ha iniziato una nuova fase della sua vita, collaborando con trasmissioni sportive e osservando il calcio da un’altra prospettiva. Intervistato da GQ Magazine, l’ex attaccante gallese ha ripercorso la sua carriera, dagli esordi al Southampton fino all'esplosione nel Tottenham e alla consacrazione con il Real Madrid.
Bale ha ricordato le difficoltà vissute al Real Madrid, definendosi un po’ ingenuo: "Molti vanno a Madrid per diventare Galacticos, io invece volevo solo giocare a calcio. Non avevo idea però di quanto fosse dura la vita al Real". Bale ha inoltre sottolineato il ruolo dei media: la sua immagine è stata spesso distorta, anche per via della sua scelta di non difendersi pubblicamente. Il golf, spesso citato dai giornali, è stato al centro di alcune polemiche: Bale ha precisato di non aver mai giocato "otto ore al giorno", ma solo nei giorni liberi, con professionalità. L’episodio della bandiera della nazionale gallese con la scritta "Galles. Golf. Madrid. In that order" lo ha segnato ma non abbattuto.
Ora la sua vita è cambiata: la famiglia viene prima, seguita dal golf e dalla salute. Nonostante non giochi più, Bale rimane legato al calcio, seguendo il figlio sul campo e collaborando con TNT Sports e CBS Sports Golazo. Guardando indietro, l’ex attaccante si dice felice delle scelte fatte: "Non cambierei nulla, è stata una carriera che da ragazzo di 13 anni non avrei mai immaginato".











