Trump e l'attacco transfobico durante la visita della Juve. Grande imbarazzo fra i bianconeri

Nelle ore precedenti all'esordio al Mondiale per Club contro gli emiratini dell'Al-Ain, in programma all'Audi Field (ore 3 italiane di stanotte) per il girone G,la Juventus ha fatto visita alla Casa Bianca dove ha incontrato nello Studio Ovale anche il presidente Donald Trump che si è lasciato andare in un inedito show venendo immortalato mentre rispondeva ai cronisti sul conflitto fra Israele e Iran, e del possibile intervento degli Stati Uniti al fianco degli alleati israeliani con alle spalle la squadra e la dirigenza bianconera, ma non solo.

A un certo punto il presidente statunitense, che a febbraio aveva firmato un ordine esecutivo che vietava alle sportive transgender (ovvero coloro che hanno fatto la transizione dal genere maschile di nascita a quello femminile in cui si identificano) di partecipare alle competizioni femminili in ogni sport, ha iniziato a chiedere ai giocatori e allo staff bianconero opinioni in merito: “Ragazzi, ma una donna potrebbe entrare nella vostra squadra? Ditemi voi? Cosa ne pensate?”, domande insistenti a cui i giocatori non rispondevano direttamente limitandosi a sorridere nervosamente e probabilmente imbarazzati da questo fuori programma.

Trump ha però continuato ad insistere chiamando in causa il nuovo direttore generale della Juventus Damien Comolli che si è limitato a rispondere “abbiamo un'ottima squadra femminile, molto forte", riferendosi alla Juventus Women vincitrice di Scudetto e Coppa Italia in queta stagione. Una risposta che non è stata gradita da Trump che prima ha risposto “ma dovrebbero giocare contro altre donne” e poi, vedendo che Comolli non rispondeva e abbassava lo sguardo, continuando dicendo “sta facendo un lavoro molto diplomatico”.