Rissa Gueye-Keane, Amorim: "Picchiarsi non è negativo, spero che i miei lo facciano"
Una sconfitta che brucia. Il Manchester United è stato battuto a Old Trafford dall’Everton (0-1), nonostante i Toffees fossero in inferiorità numerica dal 13°. L’espulsione è arrivata in modo surreale: Idrissa Gueye ha colpito con uno schiaffo il compagno Michael Keane in seguito a una discussione. Una scena grottesca che ha lasciato interdetti tutti… tranne Ruben Amorim.
Il tecnico portoghese, dalla sua panchina, non ha compreso la severità del rosso mostrato al centrocampista senegalese. Anzi, ha sorpreso tutti con un commento destinato a far discutere. "Spero che i miei giocatori arrivino a picchiarsi tra loro", ha dichiarato Amorim nel post-partita. "Litigare non è una cosa negativa. Non significa che non ci si voglia bene. Vuol dire che ci si batte per un pallone perso, per un gol subito. È quello che ho provato guardando l’azione. Per me non era da espulsione. Ci si può anche affrontare tra compagni, fa parte della competitività".
Amorim ha insistito sul concetto, parlando di un atteggiamento che vorrebbe vedere nei suoi uomini: "Quando perdiamo un pallone, voglio rabbia, voglio reazione. Ora almeno non potrebbero essere espulsi per questo. È una cosa positiva, non negativa". Una linea che, curiosamente, coincide con quella di David Moyes: anche l’allenatore dell’Everton ha ammesso di apprezzare scontri interni "perché dimostrano carattere".













