Siracusa, -3 di penalità. Il pres. ai tifosi: "Niente più ripescaggio in C. Vergognatevi"

Come noto, nei giorni scorsi è stata riscritta la classifica del Girone I di Serie C, che vede la capolista Trapani sempre più lanciata verso la promozione (o meglio, il ritorno) in Serie C: al Siracusa, seconda forza del citato raggruppamento, sono stati inflitti tre punti di penalità, che hanno portato a 14 i punti di divario tra le due formazioni, quando mancano otto giornate al termine della stagione regolare. Agli azzurri è costata quindi cara la sfida di domenica contro il Licata, che ha visto per altro anche altre sanzioni (squalifica del campo di casa per due match e ammenda di 4000 euro, per il lancio, da parte dei sostenitori del club, "di materiale pirotecnico e bottiglie d'acqua semipiene sul terreno di gioco", che hanno anche colpito alla testa un giocatore avversario).

Sulla vicenda, attraverso le pagine social del club, è intervenuto il presidente Alessandro Ricci, con la missiva che di seguito riportiamo:

"• "Ciò che è accaduto domenica scorsa a Ravanusa è quanto di più distante possa esserci dal nostro modo di intendere il calcio. Con l'aggravante che il comportamento di un manipolo di soggetti potrebbe aver compromesso la nostra stagione e la possibilità di ripescaggio in Serie C
• Una vicenda che ci ha portato a una serie di riflessioni, prima fra tutte quella che il nostro impegno, i nostri sacrifici, possono essere spazzati via, in una domenica, da chi non dimostra alcun interesse nei confronti del Siracusa. Ma il ripetersi di questi episodi a cui purtroppo assistiamo dal 13 novembre 2022 ci porta anche a una seconda riflessione sul nostro stesso impegno futuro nel Siracusa Calcio
• Il calcio non finisce a Siracusa. Anzi. Il progetto sportivo, l’impegno economico e tutte le attività di programmazione non possono essere condizionati da persone che con lo sport non c'entrano nulla
• È stato uno spettacolo indegno nel giorno in cui, ancora una volta, la squadra ha conquistato una vittoria importante rendendo fieri i nostri tifosi. Quelli veri
• Per noi il calcio è un'altra cosa. Per noi il calcio non può essere questo. La città di Siracusa, il Siracusa Calcio, non meritano di essere messi all'indice in tutta Italia. Noi siamo un'altra cosa e oggi, con ancora più forza, chiediamo al tifo organizzato di emarginare quei pochi individui che non condividono quei valori di rispetto, di appartenenza e di lealtà che sono patrimonio dello sport e di questa dirigenza
• Vergognatevi!".