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Lazio, il giorno di Sarri: dal "problema" Luis Alberto al futuro di Correa, tutte le sue dichiarazioni

Lazio, il giorno di Sarri: dal "problema" Luis Alberto al futuro di Correa, tutte le sue dichiarazioniTUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
sabato 10 luglio 2021, 00:49I fatti del giorno
di Giacomo Iacobellis
fonte Da Roma, Riccardo Caponetti

Prima conferenza stampa da allenatore della Lazio per Maurizio Sarri, che questo venerdì alle ore 12 si è presentato al mondo biancoceleste toccando vari argomenti, incluso il calciomercato. Queste le sue principali dichiarazioni raccolte dall'inviato di TMW: "Dualismo con Mourinho? Questo grande dualismo non riesco a vederlo. L'ho conosciuto, è un bel personaggio, mi rimane simpatico. Poi ha vinto più di me, anche se non vuol dire nulla. Nel derby faremo di tutto per venire a capo della partita. Non mi vengono citazioni, come ho già detto ai ragazzi vorrei vedere una squadra che ha un grande spirito di sacrificio nella settimana per festeggiare la domenica. Voglio un gruppo che abbia voglia di dominare la partita. Sono qui per due motivi. Il primo è personale, perché ho intravisto nella Lazio la possibilità di tirare fuori le mie caratteristiche migliori. Il secondo è tecnico: anche se ci manca qualcosa nella rosa per fare quello che piace a me, in questa squadra vedo i presupposti giusti per fare bene".

Quanti rinforzi la società le ha promesso?
"Con il direttore abbiamo fatto una lista di ruoli, abbiamo bisogno di alcuni giocatori per giocare un calcio diverso dal passato. Non ci siamo soffermati sui nomi, ma sulle caratteristiche. È un mercato difficile per tutti. È chiaro che mi piacerebbe partire domani mattina con i 24 giocatori della rosa definitiva, ma è impossibile, speriamo di essere veloci. Quanto tempo ci vuole? Difficile prevedere come un gruppo possa reagire. È un fattore imponderabile, ho visto di tutto nella mia carriera. A Napoli ho fatto due punti nelle prime tre partite, all'Empoli ero ultimo mentre al Chelsea siamo partiti subito forte. Alla Juventus è stato molto difficile, anche se poi abbiamo vinto il campionato".

Le critiche a Immobile?
"Se Mancini lo mette dentro tutte le partite, vuol dire che è contento. Mi sembra che alla squadra faccia mancare poco, è di buon livello anche la partecipazione difensiva. Manca solo il gol, l'augurio è che arrivi quello più importante. Sono tranquillo su di lui per quello che sto vedendo. Negli ultimi anni sono riuscito a far segnare tanto gli attaccanti: Higuain, Mertens, Ronaldo e Hazard, con me al Chelsea, ha fatto più di 20 gol. Chiaramente avere soluzioni alternative all'attaccante di riferimento è importante".

La Lazio è più adatta a lei rispetto alla Juventus?
"Sono entità astratte, le società sono fatte di persone. Ritengo che le persone che sono qui, in questo momento, siano adatte a me. Vedremo se sarà una valutazione giusta, non sarà un percorso facile e breve. All'inizio ho fatto sempre fatica con le squadre nuove, è inevitabile quando hai idee chiare di un tipo di calcio. Il primo obiettivo è divertirsi e deve cominciare a farlo l'allenatore, che poi riesce a trasmetterlo allo spogliatoio. A differenza dei luoghi comuni, non concepisco chi dice che per vincere bisogna giocare bene".

Stupito dall'assenza di Luis Alberto?
"Non ha risposto a una convocazione, quindi è un problema dal punto di vista gestionale per la società. Poi c'è un aspetto che riguarda i rapporti. Sto aspettando che arrivi per parlare con me e i compagni per convincermi di quello che ha fatto. Se lo fa e ci convince, il problema morale svanisce. La pena di morte non c'è nei miei gruppi. Luis Alberto alla Jorginho? Non ce lo vedo, è bravo quando porta palla e salta gli avversari. Lo vorrei utilizzare come Hamsik a Napoli: deve andare tra le linee e creare superiorità".

Crede nel rilancio di Felipe Anderson?
"Se non ci avessi creduto, mi sarei opposto al suo acquisto. Qui alla Lazio fece 6-7 mesi incredibili, sembrava fosse destinato al Barcellona. Quando ero in Inghilterra ha fatto un buon girone d'andata, ma pecca sempre nella continuità. Noi dobbiamo cercare di creare la situazione migliore per lui. Non riesco a capire il motivo della sua discontinuità, spero di capirlo quando lo conoscerò. Ha potenzialità feroce".

Il modulo?
"Ho fatto il 4-3-1-2 e tutti mi dicevano che ero integralista. Ora mi dicono che lo sono ma del 4-3-3. Probabilmente lo sono, ma ditemi di cosa. Il nostro obiettivo è partire con il 4-3-3, ma poi c'è l'evoluzione del lavoro. Spesso a stagione in corso ho cambiato, vedremo che esterni avremo a disposizione da subito. Il 4-3-3 tutela i nostri interni, che vanno tutelati perché devono mantenere sempre la pericolosità offensiva, mentre nel 4-3-1-2 verrebbero tritati per il dispendioso lavoro difensivo".

Obiettivo Champions?
"Sarà un anno di costruzione, ma non deve precluderci niente. Sarà più difficile rispetto a quelli successivi. La Champions fa la differenza a livello economico. Scudetto? Vediamo, parte un ciclo diverso. Vogliamo diventare una squadra fortemente competitiva, il che vuol dire lottarsela. La società voleva farmi un contratto di 4 anni, sono stato io a chiedere di farlo più corto perché avendo una certa età devo capire, tra due anni, di avere le stesse energie. Se le avrò, sarò felice di prolungare".

Avrà difficoltà nel rapporto con il presidente Lotito?
"Speriamo di no. È anche abbastanza grosso, avrei difficoltà a tenerlo. Penso di avere un buon rapporto, vengo da esperienze non facili con alcuni presidenti".

Il futuro di Correa?
"Potrebbe fare l'attaccante di sinistra se ha la voglia e gli stimoli di farlo. Il ragazzo però da un po' ha manifestato la voglia di cambiare ambiente. Se quando tornerà avrà cambiato idea, ne sarò molto felice".

La figura di Peruzzi?
"Ci ho parlato massimo cinque giorni fa. È un personaggio importante per la Lazio. Spero di ritrovarlo, può darci una grande mano".

Rileggi QUI il LIVE di TMW con tutte le parole di mister Sarri!

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