Dusan Vlahovic, 150 milioni di euro per stare in panchina in favore di un prestito secco

Tre anni fa, il giorno del suo compleanno, Dusan Vlahovic si regalava un sogno. Passava dagli 800 mila euro della Fiorentina agli 8 milioni della Juventus, con 8 milioni di premio alla firma - spalmati sugli ultimi due anni di contratto - e la possibilità di essere il cannoniere principe bianconero, quello della rinascita, per puntare nuovamente all'Olimpo dopo sei mesi davvero complicati e che preannunciavano tempi duri. Lo strappo era avvenuto qualche giorno prima, anche se oramai erano mesi che la trattativa per il rinnovo non andava avanti, anche se il procuratore ascoltava.

Galeotto fu l'incontro a Belgrado fra gli agenti del giocatore e la Juventus. Per una partita della Serbia - dove Vlahovic segnò - e vennero presi tutti gli accordi del caso. Con una certezza: meglio a gennaio, perché altrimenti il problema diventava molto più vasto, visto che Bayern Monaco e Arsenal erano pronti a fare carte false per giugno. In quel momento però Vlahovic diede la sua parola di accettare la Juve per gennaio, diventando centrale nel progetto, il vero e proprio uomo copertina.

Quanta acqua è passata sotto i ponti? Tanta, troppa. Perché oltre ai 75 milioni spesi per il suo acquisto, 11 di commissione, 50 di stipendio finora - qualcosina in più - il conto è presto fatto. 150 milioni, attualizzati a giugno 2025, per finire in panchina per un prestito secco, Kolo Muani. E con un outlook decisamente negativo. Oggi Dusan Vlahovic compie 25 anni.